Diritti sul lavoro

I vostri diritti sul posto di lavoro

Diritto al part-time

Il malato oncologico ha il diritto a chiedere di trasformare il suo orario di lavoro da tempo pieno a tempo parziale per la durata dei trattamenti.
Ha inoltre diritto di ritornare al tempo pieno quando la sua situazione di salute è migliorata.
I parenti del malato oncologico hanno solo la priorità rispetto agli altri lavoratori nel chiedere il tempo parziale per prendersi cura del congiunto.

 

IN OGNI CASO BISOGNA SOTTOPORSI A VISITA DA PARTE DELLA COMMISSIONE MEDICA ASL TERRITORIALMENTE COMPETENTE.

 

Altri diritti: trasferimento in sede di lavoro più vicina al domicilio (se esiste); mansione compatibile con lo stato di salute; no al turno notturno; sì al telelavoro (se previsto).

Malattia e comporto

Il malato oncologico ha diritto all’indennità di malattia (la c.d. “mutua”), con la retribuzione e i contributi previsti dalla legge, per 180 giorni nell’anno solare. Rientrano in questo periodo anche i giorni di ricovero in day hospital e quelli per le terapie ambulatoriali ma in questi casi non è tenuto alla reperibilità per le visite fiscali (sul certificato della mutua il medico deve però specificarlo). Finita la mutua, il lavoratore ha diritto al periodo di comporto, cioè alla conservazione del posto di lavoro senza alcun indennizzo.
La durata di questo periodo varia in base ai Contratti di Lavoro Nazionali (CCNL).
Alcuni CCNL prevedono la possibilità di usufruire di un ulteriore periodo di aspettativa non retribuita per motivi di salute e di cura. Le modalità di concessione e la durata variano in base al contratto, ma l’aspettativa va comunque richiesta prima della conclusione del comporto.

 

VERIFICATE ATTENTAMENTE CHE COSA è PREVISTO DAL VOSTRO CONTRATTO DI LAVORO. POTETE RIVOLGERVI ALL’UFFICIO RISORSE UMANE, AI RAPPRESENTANTI SINDACALI, AL MEDICO COMPETENTE (SE PRESENTI). POTETE ANCHE CHIEDERE INFORMAZIONI A ORGANIZZAZIONI SINDACALI, ALTRE ORGANIZZAZIONI DI CATEGORIA, PATRONATI.

Permessi e congedi

Il malato oncologico ha diritto a:

permessi lavorativi retribuiti: a scelta 3 giorni mensili o 2 ore giornaliere (la c.d. “legge 104”);
congedo retribuito per cure: 30 giorni all’anno anche non continuativi.

 

I parenti del malato oncologico hanno diritto a:

permessi lavorativi retribuiti: 3 giorni mensili (un solo famigliare per malato) (la c.d. “legge 104”);
permesso retribuito per eventi particolari: 3 giorni all’anno per decesso o documentata grave infermità del coniuge o di un parente entro il secondo grado o del convivente;
congedo straordinario retribuito per assistere il coniuge, genitori, figli, fratelli: fino a 2 anni (continuativi o frazionati);
congedo non retribuito per gravi e documentati motivi familiari: fino a 2 anni (continuativi o frazionati).

Pensionamento anticipato

Il malato oncologico ha diritto a 2 mesi di contributi figurativi per ogni anno di lavoro effettivamente svolto, fino ad un massimo di 5 anni per poter andare in pensione prima.

 

PER USUFUIRE DI GRAN PARTE DI QUESTI BENEFICI BISOGNA PRIMA CHIEDERE IL RICONOSCIMENTO DELL’INVALIDITA’ CIVILE E/O DI HANDICAP GRAVE

Salute e sicurezza sul lavoro

Il malato oncologico deve poter continuare a lavorare in condizioni di sicurezza, in attività e mansioni compatibili col suo stato di salute.

 

Ha diritto a:

– richiedere una visita urgente al medico competente aziendale (D.Lgs 81/08 sulla tutela della salute e della sicurezza del lavoro);

– richiedere una visita specialistica ai Servizi di Medicina del Lavoro Ospedalieri, con impegnativa del proprio Medico di Medicina Generale.

Il datore di lavoro ha l’obbligo, anche in considerazione della normativa sui disabili (Legge 68/99) di ricollocare il lavoratore, anche temporaneamente, in attività e mansioni idonee e adeguate al suo stato di salute.